martedì 27 marzo 2007

Adesso fammi vedere chi sei...

Sei entrato in questo blog e ti appresti a leggere.Ricordi l'immagine della blogosfera pubblicata sull'inserto del Corriere? Siamo noi quel firmamento di stelle. Siamo i blogger, tantissimi, uniti l'uno all'altro attraverso i link.Io ho un sogno, da sempre, ancor più da quando ho creato questo blog; ho il sogno che le nostre dita sulla tastiera possano servire a qualcosa, ho il sogno di perseguire uniti, intenti di civiltà che prescindano dalle bandiere. Ieri qualcuno mi ha fatto i complimenti per il blog e per come lo sto facendo crescere.Mi ha scritto: "sembra solo un gioco ma alimenta la fiducia nella gentilezza degli sconosciuti e la speranza che fare insieme torni ad essere bello anche in altri campi"
Io adesso voglio sapere che sei incazzato o incazzata. Proprio tu che leggi.
Si hai letto bene, sto trascendendo nel turpiloquio.
Tu sei nella tua casa o nel tuo posto di lavoro, come me, accanto ai tuoi cari, alla tua famiglia ai tuoi colleghi. Sei libero al mattino di guardare il sole. E mentre noi siamo liberi davanti al pc, c'è un uomo solo e dimenticato, sottratto alla sua famiglia, alla sua vita, alle sue speranze ed ai suoi sogni. Si chiama Titti Pinna, uno come tanti, rapito e dimenticato, perchè il suo sequestro è caduto nell'oblio, il suo sequestro non fa scalpore e non provoca ricadute come il più noto "Caso Mastrogiacomo", il suo sequestro non fa vendere copie dei giornali.
Allora adesso voglio vedere chi sei. Voglio vedere se davvero sei un blogger...uno di quelli che hanno un immenso potere tra le mani e lo utilizzano per le cose giuste.Leggi il post N° 125, appendi anche tu un lenzuolo virtuale sul tuo blog, unisciti alla catena ed alimentala. Segui e sostieni le altre iniziative che saranno prese per liberare quest'uomo. Dobbiamo riportare il caso all'attenzione dei media, dobbiamo essere più forti del silenzio.
Possiamo farlo!!! sappiamo farlo!!!
In America i blogger sono stati capaci di costringere alle dimissioni il senatore Trent Lott, reo di essersi lasciato andare a dichiarazioni razziste. Siamo da meno dei blogger americani noi?Magari tu che stai leggendo sei un precario, una vittima del lavoro nero, un giovane che si sta ammazzando sui libri per poi entrare nel "magico mondo dei disoccupati", una casalinga, un pensionato, un impiegato che stenta tutti i giorni per arrivare a fine mese. Loro invece, i privilegiati, sono lì su uno yacht ancorato tra i faraglioni, a tirare di coca e a sollazzarsi nei loro vizi, dimentichi dei problemi del paese, dimentichi di noi cittadini.C'è un cittadino solo e dimenticato da tutti, privato della sua libertà, uno come noi, uno come tanti... e non se lo fila nessuno.
Io voglio che ti incazzi!
Adesso devi farmi vedere chi sei!
Adesso voglio vedere se davvero sei un blogger!
Questo post è stato scritto da HO.PERSO.LA.DENTIERA su Blog Penna Calamaio, in data 26 Marzo 2006.
Tanti blogger di libero si stanno mobilitando per questa vicenda.
Appendi anche tu il tuo lenzuolo virtuale, diffondi questa vicenda sulle altre piattaforme di blogging.

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