martedì 27 marzo 2007

Vento e cioccoloata


– La avverto... se fa amicizia con noi si inimicherà gli altri. –– Me lo promette? –
[dal film Chocolat]
Una folata di vento mi porta dentro la storia di una giovane donna vestita con abiti sgargianti e della sua bimba allegra e curiosa. Vianne, è il suo nome; ribelle, la sua indole. Delicatamente spregiudicata e libera da ogni regola imposta, è venuta a sedurre gli abitanti di un austero villaggio francese con le delizie della sua chocolaterie.
Vianne indovina gusti e desideri delle persone poi, con garbo e molta dolcezza le riaccompagna sul sentiero che hanno smarrito, risvegliando le emozioni dei cittadini e degli spettatori.
Praline, torte, biscotti, aromi inebrianti e colori accesi: simboli di allegria e vitalità che diventano vetrina scintillante e richiamo al più semplice e al più innocente dei piaceri. La chocolaterie è un momento per star bene insieme, davanti ad una tazza di cioccolata fumante, per ricordare che c’è sempre rimedio alla solitudine e spazio per una pausa, anche solo di pochi minuti, lontano dalla sofferenza e dalla tristezza.
Però, aprire un negozio del genere in tempo di quaresima è, secondo il Conte di Reynaud, un grave affronto al codice morale. Alla lunga, egli è convito, la cioccolata causerà la rovina del suo paese, pertanto, decide di intraprendere una vera e propria crociata contro Vianne per allontanare il pericolo che mette a repentaglio la tranquillità dei suoi compaesani.
Dopo Amélie, questa è la favola cinematografica che amo di più.La Binoche è splendida. Magica e sensuale, si muove su paesaggi da cartolina, tra musiche gitane e deliziosi, inebrianti profumi di spezie e cacao.
Se la cioccolata è la vera protagonista di questa vicenda, a muovere di nascosto le fila e a preordinare l’esito degli eventi, è sicuramente il rivoluzionario Vento del Nord. Deus ex machina drappeggiato con il mantello rosso della passione, esso viene a soffiare via la tranquillité: quell’immobilità tipica dell’essere umano che non ama i cambiamenti improvvisi, che potrebbero mettere in dubbio gli assunti di tutta una vita.
Vento che destabilizza ruoli prestabiliti, che sveste la maschera e lotta contro il pregiudizio, il rancore e la tristezza. Vento d’amare, che soffia forte e determinato il suo anelito di libertà.
Basta un assaggio.
Istanti disattesi e sospesi mi chiamano nei nostri luoghi,accoccolata nel centro perfetto di un’intesa fatta di sguardi dove cose e odori si scambiano una complicità silenziosacostruita su accenti circonflessi e profumo di vaniglia.Resto. Finché il vento non gira
scritto da: E.v.a._K.a.n.t su: Paradossiamo


Questo post è stato pubblicato su Blog Penna Calamaio in data 25 Febbraio 2007. Puoi inserire qui i tuoi commenti e visitare Blog Penna Calamaio su Digiland, per leggere i commenti sul blog di origine e sul blog dell'autore, puoi partecipare anche Tu al nostro progetto di aggregazione , inviando i permalink dei tuoi post a redazione_blog@libero.it o facendo domanda di iscrizione a membro del blog collettivo. Tutti i post accettati ai fini della pubblicazione, saranno gradualmente inseriti su tre piattaforme di blogging.

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